La settimana scorsa i nostri due colleghi Giuseppe Tortora, osservatore arbitrale giunto al quarto anno, e Nicola Penasso, assistente al suo esordio nella categoria nazionale, hanno partecipato al Raduno CAN D pre campionato nella tradizionale sede di Sportilia.
Si è aperto con il gruppo degli osservatori il Raduno della CAN D in programma fino al 26 agosto a Sportilia: la commissione, guidata da Carlo Pacifici, ha dato il via agli stage della commissione nazionale con più associati, circa 740, per un campionato che si annuncia complesso e combattuto fino all’ultima giornata di campionato.
Si è partiti dall’analisi della corposa Circolare n°1 presentata da Enzo Meli, responsabile del modulo Regolamento e Guida Pratica del Settore Tecnico, con un intervento di ampio respiro che ha illustrato ai presenti non solo le modifiche così come sono scritte sulla circolare, ma con un’analisi della filosofia che ha portato alle numerose modifiche per far capire al meglio le novità; a seguire i quiz regolamentari preparati da Guido Falca e Maurizio Pozzoli.
I componenti referenti Domenico Ramicone (coordinatore), Salvatore Marano e Silvia Tea Spinelli – prima donna della commissione CAN D nella storia dell’AIA – hanno presentato le consuete disposizioni organizzative, dalle designazioni/turnazioni fino alla comunicazione della valutazione e la stesura della relazione.
L’ultima riunione congiunta, svolta nel mattino della domenica dopo la celebrazione della Santa Messa, è stata incentrata sul ruolo dell’osservatore, identificato come “leader” della squadra arbitrale nello spogliatoio, dopo che l’arbitro lo è stato sul terreno di gioco. La sua funzione, quindi, deve essere quella di un collega che corregge eventuali errori con la giusta motivazione e giudizi volti alla crescita della terna intera. E’ stata presentata la tabella dei voti rivisitata e lo schema che viene seguito per la valutazione degli osservatori stessi, sia nelle relazioni sia nel colloquio con la squadra arbitrale nello spogliatoio dopo la partita. A tutti è stato chiesto di essere sempre se stessi, autorevoli, giusti, formatori ma allo stesso tempo anche selezionatori con forte senso di appartenenza.
Dopo gli osservatori, hanno raggiunto il centro di Sportilia per lo stage precampionato gli assistenti, suddivisi in due gruppi, per un momento formativo prima di iniziare la nuova stagione.
Dopo lo studio della Circolare n°1, sono stati analizzati diversi aspetti dai componenti Giorgio Niccolai (coordinatore), Massimo Biasutto e Giancarlo Rubino anche in relazione all’anzianità di appartenenza nel ruolo: introduzione al nuovo campionato con l’analisi di quanto viene richiesto agli assistenti per i primi anni, studio di situazioni complesse e simulazioni sul terreno di gioco per i colleghi già in organico nelle precedenti stagioni.
Concetto base delle riunioni in aula è stato “L’assistente moderno”, il cui ruolo non è solo più finalizzato alla valutazione del fuorigioco, ma comprende anche un concreto ed adeguato supporto all’arbitro nel rispetto dei ruoli. Agli assistenti è stato chiesto di studiare, per quanto possibile, le squadre che andranno a dirigere, preparando le partite dal punto di vista tattico e regolamentare cercando di immaginare le situazioni che si potranno presentare per evitare il più possibile l’effetto sorpresa; espresso in tre parole, l’assistente deve essere concentrato, allineato e collaborativo.
I referenti hanno chiesto a tutti di dare sempre il 110%, garantendo da parte loro lo stesso impegno, per avere sempre condizioni fisiche e mentali eccellenti che permetteranno di vedere, interpretare e decidere al meglio e con tempestività senza lasciare nulla al caso.
Per la preparazione di particolari situazioni in cui si doveva stabilire correttamente la priorità sono state proiettate alcune situazioni di gioco preparate dal Settore Tecnico; ognuna di queste è stata analizzata nei dettagli cercando di fornire a tutti istruzioni utili per affrontarle al meglio nel caso dovessero verificarsi.