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IL NUOVO LOGO DELLA FIGC: UN PO’ DI STORIA..

Presso il Museo Maxxi di Roma, lunedì 2 ottobre è stato presentato il nuovo logo della FIGC che sostituisce quello attuale in vigore dal 2007.

Il simbolo coniuga tradizione e modernità, con il tricolore della bandiera e l’azzurro della maglia sovrastati dalla scritta “Italia” e dalle quattro stelle, simboleggianti le Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale italiana nel 1934, 1938, 1982 e 2006. La scritta “Italia” è stata inserita nel logo per la prima volta nel 1952; il ricamo in oro è simbolo di forza e successo.

«La nuova identità visiva della FIGC – ha sottolineato il Presidente federale Carlo Tavecchio – completa un percorso di rinnovamento iniziato tre anni fa, guardiamo al futuro valorizzando la nostra storia. Nel nuovo logo abbiamo reso più visibili le quattro stelle dei trionfi mondiali perché rappresentano l’orgoglio di tutto il Paese».

In occasione della presentazione è stata illustrata l’evoluzione negli anni del logo federale e, in uno spettacolo di luci, hanno fatto bella mostra i trofei vinti dalla Nazionale e altri preziosi cimeli custoditi solitamente nel Museo del Calcio di Coverciano.

Ecco come si è evoluto nella storia il logo della FIGC.

Il primo risale al 1910, anno a cui risale l’esordio all’Arena di Milano in maglia bianca (Italia-Francia 6-2). In quel periodo sulle maglie della Nazionale era presente uno stemma semplice e con pochi fronzoli con una croce Savoia al centro e rimasto in vigore fino al 1946.

Qualche lieve modifica era stata attuata già durante il ventennio fascista: allo stemma sabaudo vennero aggiunti corona e fascio littorio. Con queste maglie gli azzurri conquistarono due titoli mondiali (1934 e 1938) e un oro olimpico (1936) sotto la guida di Vittorio Pozzo.

Nel 1945 sul logo compare anche il nome della FIGC: tricolore concentrato in un rombo con la presenza di un pallone al centro.

Nel 1952 c’era già stato un altro cambiamento nel tricolore: viene aggiunto nella parte superiore un riquadro con la scritta “Italia” in oro.Il periodo che segue è caratterizzato da diverse delusioni per i colori azzurri. A fine anni ’60 si torna però a sorridere arrivano infatti il titolo europeo conquistato in casa (1968) e il secondo posto nel Mondiale in Messico (1970. I giocatori vestivano una maglia minimalista che, forse assieme a quella del 1982, è la più stampata nell’immaginario collettivo come la “maglia” della Nazionale.

Nel 1974 un altro restyling: un rombo con all’interno il tricolore, un pallone giallo e la denominazione disposta a cerchio; in alcuni casi il rombo viveva all’interno di un quadrato nei cui angoli c’erano le lettere dell’acronimo.

Nel 1982 per i Mondiali di Spagna ci fu una leggera modifica allo scudetto: l’aggiunta dell’acronimo, scritto in verticale, nel bianco del tricolore. Nel 1984 un nuovo marchio rotondo sostituisce il tradizionale scudetto; all’interno trovano spazio le tre stelle dorate su campo azzurro, le scritte “Italia” e “FIGC” assieme al tricolore in posizione diagonale. Al cambio nello stemma si affianca anche una modifica nella conformazione delle maglie, caratterizzate ora da un tessuto più lucido e adatto alla corsa.

Il tempo per i cambiamenti non è però concluso. Nel 1992 la Federazione decide infatti di introdurre una nuova ventata di novità per il suo marchio. Per sceglierlo viene organizzato un corncorso. A prevalere è l’idea di Patrizia Pattacini con una sorta di lettera “i” stilizzata con il puntino azzurro in alto a sinistra; nella parte alta trovavano posto le tre stelle su campo azzurro. Al centro su campo bianco la denominazione completa della federazione e in basso il tricolore, ridotto ai minimi termini dai tempi dell’abbandono dello scudo sabaudo.

Con l’avvento degli anni 2000 torna sul petto lo scudetto tricolore, introdotto negli anni Cinquanta, a cui vengono aggiunte per la prima volta le tre stelle dei mondiali vinti nella parte alta, dove solitamente trovava posto la scritta “Italia” e senza l’acronimo.

Nel 2006, anno in cui l’Italia conquista il suo ultimo titolo mondiale, cambia nuovamente il logo. Questa volta si decide di fare un tuffo nel passato: molti tratti infatti si ricollegano a quello originaria, ma con un tocco di modernità. Il tricolore è quindi inserito all’interno di una figura più squadrata con lo sfondo azzurro. Presente anche  un segno circolare della FIGC posizionato sul bianco e le tre stelle.

Nel 2007, dopo la conquista del quarto titolo mondiale in Germania, il marchio subisce un necessario restyling: l’aggiunta della quarta stella e il segno circolare della scritta FIGC con dimensioni maggiori tanto da primeggiare al centro del tricolore.

Nel 2017 la Federcalcio, allo scopo di coniugare tradizione e modernità, si fregia di un nuovo marchio a forma di scudo al di sopra del quale sono più visibili le quattro stelle dei trionfi mondiali, orgoglio di tutto il Paese. La scritta “Italia” campeggia sul tricolore al di sopra di un orizzonte curvoso.

Fonti aia-figc.it | calcioefinanza.it

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