Terza “edizione speciale” per la nostra Rivista associativa, questa volta interamente dedicata alle nostre Regioni, attraverso il racconto-intervista ai Presidenti dei Comitati Regionali e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano.
È l’occasione di scoprire più da vicino chi, complessivamente, gestisce un organico di 7400 associati, assicurando la presenza dell’AIA a livello territoriale e garantendo la regolarità dei campionati periferici. Una bella squadra con cui il Comitato Nazionale lavora quotidianamente a stretto contatto.
Quello di “periferia” è forse il calcio più bello, quello più vero.
Anche per questo, in un momento delicato per il calcio italiano, dopo la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, voglio ricordare Azeglio Vicini. Una persona che ho ammirato molto come allenatore, quando portò in Nazionale il blocco dei suoi giovani dell’Under 21 credendo in un gruppo che fece sognare i sostenitori della squadra azzurra a “Italia 90”, pur se si dovette accontentare del terzo posto, ma in un Mondiale da cui uscì imbattuto.
Ho stimato l’ex CT anche come dirigente, competente e molto professionale, che ha ricoperto diversi ruoli federali, come la presidenza del Settore Tecnico di Coverciano e la direzione della Scuola Allenatori. Una persona che ad ogni incontro mi ha sempre manifestato le sue qualità. Mancherà tanto al calcio italiano. Un personaggio di prestigio e di grande spessore, che l’Associazione Italiana Arbitri, nella sua interezza, ha apprezzato tantissimo.
All’interno della rivista è presente anche l’intervista al nostro Presidente regionale Fabio Vicinanza di cui pubblichiamo solo un estratto.
Facciamo parte di una associazione che svolge un servizio e pertanto è la nostra figura che rispecchia per natura tale vocazione. Ho accettato con entusiasmo di poter lavorare come componente del CRA Liguria perché volevo continuare a mettere a disposizione delle giovani leve liguri tutto il vissuto dei miei anni a livello nazionale. Non avrei mai creduto di poter diventare presidente CRA ma quando ciò è successo, in un particolar 11 luglio 2015 (giorno del mio compleanno), ho accettato la nuova avventura e mi sono semplicemente messo a lavorare cercando di coordinare una squadra e una regione intera attraverso un lavoro serio e trasparente e cercando di non dimenticare i valori umani che ritengo fondamentali ad ogni livello e situazione.
Ho avuto la fortuna di essere affiancato non solo da componenti e collaboratori ma soprattutto da amici e da persone serie che amano la nostra associazione e lavorano per crescere dei valori in campo e non solo. L’inizio dell’avventura è stato sicuramente particolare, ma è un’esperienza bellissima che faccio e facciamo tutti con grande entusiasmo cercando di dare il meglio e di rispondere nel migliore nei modi a ciò che ci viene richiesto.
Buona lettura!
Fonte: aia-figc.it