Si comunica che il Presidente Federale ha disposto l’effettuazione di un minuto di raccoglimento su tutti i campi delle gare in programma questo fine settimana per commemorare la scomparsa del dottor Giorgio Squinzi, patron della società U.S. Sassuolo.
Chi era Giorgio Squinzi
Uomo di grande integrità morale è stato il Presidente di Confindustria tra il 2012 e il 2016, per noi è stato anche il patron della Mapei che ha vinto tutto nel ciclismo (squadra numero uno al mondo dal 1994 al 2002) e il proprietario del Sassuolo, un altro dei suoi “miracoli”. La famiglia, azienda, il ciclismo (anche pedalato perché è stato un grande cicloamatore), il Milan e il Sassuolo, l’arte contemporanea e la musica lirica hanno allargato la sua esistenza di uomo colto, intraprendente di alto profilo etico. Andarlo a trovare nel megaufficio al sesto piano del fortino Mapei di viale Jenner a Milano era sempre un’esperienza indimenticabile. L’accoglienza di Squinzi era discreta, ma calorosa. Riusciva a comunicare le sue passioni, la sua conoscenza. Mai sopra le righe, mai troppo esposto, era uno di quegli imprenditori della vecchia scuola della grande provincia lombarda, guidata dall’impegno. Quelli della “famiglia povera e azienda ricca”, del pensare globale e agire locale. Era nato a Cisano Bergamasco nel 1943. Il papà Rodolfo sognava di diventare un corridore professionista nell’era di Alfredo Binda. Corse anche una Coppa Bernocchi da “indipendente”. Come ciclista non sarebbe arrivato lontano e un leggendario “signor Lattuada – come ci raccontava Squinzi – gli propose un posto di lavoro nella sua azienda di intonaci”. Papà Squinzi imparò in fretta e nel 1937 si mise in proprio fondando la società che sarebbe diventata la Mapei, nella quale Giorgio entrò dopo la laurea in Chimica industriale. Squinzi, con la moglie Adriana Spazzoli sempre al suo fianco, ha fatto crescere l’impresa di famiglia fino a farla diventare una delle più grandi aziende al mondo nel settore della chimica e dell’edilizia con 83 stabilimenti in 36 Paesi, oltre 10 mila dipendenti e un fatturato che nel 2018 è stato 2,5 miliardi di euro.
Fonte: gazzetta.it