Si è concluso a Roma, con il raduno dei Mentor di Calcio e Futsal, il lungo ciclo di eventi, iniziato a metà agosto, che ha visto il Settore Tecnico impegnato sul fronte nazionale e regionale. Presenti anche i Mentor liguri, Michele Manera (Albenga) per il Calcio a 11 e Gaetano Gangilli (La Spezia) per il Futsal.
Un progetto , quello “Talent & Mentor”, che da anni ormai la Uefa supporta, investendo in termini di risorse umane ed economiche e ponendosi come unico obiettivo la formazione qualitativa degli arbitri del futuro.
L’apertura dei lavori è affidata al Responsabile Matteo Trefoloni, che condivide con la platea un minuto di raccoglimento per la tragica scomparsa dell’arbitro Daniele De Santis.
“Devo ringraziare tutta la squadra, i miei Vice e tutti i singoli Responsabili dei 3 Moduli, che in questo lungo e impegnativo periodo non si sono risparmiati nel lavoro e nella dedizione” afferma Trefoloni.
La figura del Mentor, ha un ruolo chiave, un peso specifico, nell’AIA: a lui vengono affidati i “Talent”, coloro che, selezionati dai singoli Comitati Regionali Arbitri, non mancano nelle comuni problematiche ma hanno delle potenzialità che il Mentor ha il dovere e l’obiettivo di individuare e sviluppare al meglio. “Nei vostri occhi, nelle vostre parole, nel vostro impegno, i ragazzi coltivano la speranza del loro futuro” continua Trefoloni.
Non per tutti potrà esserci il massimo livello arbitrale, ma per ognuno di loro, la figura del Mentor diventerà un punto di riferimento anche nel percorso di vita. Il Talent è come una piantina, che per natura produrrà frutti o fiori, ma grazie al suo Mentor, sarà protetta, curata, avrà ciò di cui abbisogna per raggiungere il punto massimo della sua crescita.
Non si può svolgere questo ruolo, senza essere preparati e consapevoli della responsabilità che si ha: il Mentor è un allenatore, una guida per tutti i ragazzi che attraverso lui individuano e superano i propri limiti con coraggio e passione.
“Ma tutto questo non è possibile, se per primi non ci mettiamo in gioco. Dobbiamo essere innamorati del Regolamento e trasmetterlo con sentimento ai nostri ragazzi, per consentire loro di crescere, senza mai dimenticare che chi osa e si azzarda ad insegnare, non deve e non può mai smettere di imparare” aggiunge Trefoloni.
Il raduno prosegue con l’intervento della Responsabile del Modulo, Valentina Garoffolo che introduce uno degli argomenti principali che caratterizzerà l’attività della prossima Stagione: l’utilizzo della tecnologia, delle piattaforme multimediali che andranno ad integrare in modo strutturato il grande lavoro di coordinamento, per il complicato momento storico che si sta vivendo.
“E’ necessario essere pronti ed avere un consolidato approccio digitale, poiché la nostra idea è di creare incontri virtuali tra le varie realtà regionali al fine di supportare e seguire i ragazzi in un continuo confronto a distanza, necessario per affinare e valorizzare il lavoro tecnico con l’obiettivo di far emergere al meglio il loro talento”.
I lavori si sono poi divisi in due aule, dove i Mentor Calcio e Futsal hanno proseguito con i rispettivi approfondimenti tecnici basati sull’analisi condivisa dei video test somministrati.
Gradita è stata la presenza di Massimo Cumbo, che da semplice uditore, ha salutato la platea ricordando ai Mentor del Futsal l’importanza del ruolo che sono chiamati a svolgere. “Voi siete il sole. Siete il verbo per questi ragazzi. Siete un’estensione della loro famiglia tradizionale. Dovete sentirvi dei privilegiati, perché a voi affideranno tutto il loro percorso futuro” e prosegue insistendo sull’aspetto che l’essere formatori comporta in primis la responsabilità della conoscenza regolamentare e dell’esempio comportamentale.
Trefoloni sottolinea il grande lavoro svolto da tutta la squadra del Modulo Futsal, dalla Responsabile Francesca Muccardo e dal Coordinatore Giovanni Cossu, che assieme a tutti i collaboratori hanno affrontato il più importante cambiamento del Regolamento del Calcio a 5 supportati “dalla competenza, dall’impegno e dalla disponibilità del nostro massimo rappresentante – di nome e di fatto – Cumbo” afferma la stessa Muccardo.
In conclusione, Trefoloni ringrazia tutti i partecipanti, ricordando che per svolgere al meglio questo compito bisogna mantenere concentrazione, disponibilità e lavoro di squadra. “Tutti abbiamo bisogno di crescere, ma nella condivisione del lavoro, si cresce prima e meglio. Mettiamoci in gioco, con lo spirito di un bambino che impara divertendosi”.
Fonte: aia-figc.it