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Da domani la Liguria entra in AREA GIALLA

sintesi dpcm

Lo ha annunciato Conte spiegando le misure dell’ultimo Dpcm: le limitazioni maggiori saranno in Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che le nuove misure restrittive, ampiamente descritte nei giorni scorsi, entreranno in vigore venerdì e prevederanno la divisione dell’Italia in tre aree, a seconda della gravità della situazione epidemiologica locale: una rossa, una arancione e una gialla, dalla più grave alla meno grave.

Conte ha detto che le nuove misure, contenute nel DPCM (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) approvato martedì 3 novembre e pubblicato in serata sulla Gazzetta Ufficiale, saranno valide da venerdì 6 novembre, e non più dal 5, come era stato precedentemente annunciato, «per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività». Saranno valide fino al 3 dicembre.

Il presidente del Consiglio spiega che le misure saranno «differenziate e ben mirate. Più elevate sono la circolazione del virus e il rischio di tenuta dei servizi sanitari, più restrittive sono le misure che andiamo a introdurre. Se invece introducessimo misure uniche su tutto il territorio nazionale produrremmo un duplice effetto negativo: da un lato di non adottare misure adeguate ed efficaci nelle regioni che sono attualmente a maggior rischio e imporre misure irragionevolmente restrittive in quelle aree del paese dove la situazione è meno grave». Le regioni sono dunque assegnate a tre diverse aree, ciascuna con le proprie misure restrittive.

Le tre fasce con criticità moderata, medio-alta e alta sono individuate in base all’indice Rt e a 21 parametri tra cui il numero dei ricoveri in ospedale e la percentuale dei tamponi positivi su tutti i tamponi effettuati.

LIGURIA = AREA GIALLA

Nelle regioni indicate come “area gialla” sarà introdotto il cosiddetto “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino, ora oltre alla quale le persone non potranno più andare in giro salvo «comprovati motivi di lavoro, necessità e salute» che dovranno essere autocertificati.

Nelle giornate festive e prefestive saranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita. Al loro interno potranno restare aperte farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, i tabaccai e le edicole.

Chiusi musei e mostre, teatri, piscine, palestre, cinema. Sospese le attività di sale scommesse, sale giochi, bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie. Restano aperti i centri sportivi.

La didattica dovrà essere effettuata completamente a distanza nelle scuole superiori, tranne che per attività di laboratorio e per gli studenti con disabilità, mentre nelle scuole elementari, medie e per l’infanzia si potrà fare attività didattica in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (tranne che per i bambini di età inferiore ai 6 anni). Le università chiuderanno, salvo alcune attività per le matricole e i laboratori.

La capienza massima dei mezzi di trasporto pubblico ridotta del 50 per cento, con l’eccezione dei mezzi per il trasporto scolastico.

Ristoranti e bar potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo sarà consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resterà consentita la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto.

Fonte: ilpost.it

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