Site icon AIA Albenga

Esordio in Eccellenza per Morbelli: ecco una breve intervista

morbelliindivisa
Ciao Filippo, finalmente hai fischiato nella serie A regionale! Quale gara di Eccellenza hai arbitrato?

Domenica 12 dicembre ho diretto Varazze – Taggia a Celle Ligure, terminata con il risultato di 1 a 0 per la società ospitante.

Quali emozioni hai provato a partire dalla designazione al fischio finale?

Al momento della designazione c’è stato un mix di emozioni: sicuramente ho provato tanta soddisfazione nel ricevere la partita e anche tanta responsabilità, poiché c’era bisogno di dimostrare a tutti di essermi meritato questa categoria. In generale, nella settimana precedente la gara, mi preparo le partite sempre ai minimi dettagli, andando a guardare risultati delle partite precedenti, classifiche e marcatori delle squadre. Ho cercato subito di creare più squadra possibile con i miei due assistenti, Jetmir Hasa e Denis De Scalzi, affinché la domenica potessimo andare ad arbitrare la nostra gara consci delle potenzialità dei nostri mezzi.

Sei entrato nel direttivo sezionale molto giovane: come valuti te stesso dal punto di vista dirigenziale?

Penso che a livello dirigenziale sia solo all’inizio di un percorso, nonostante abbia avuto la possibilità di spaziare in più aree di interesse all’interno del Consiglio Direttivo. Infatti, durante la presidenza di Gianluca Panizza, ho avuto modo di ricoprire il ruolo di Cassiere che riguarda mansioni complesse e che concerne una grande responsabilità. Come Consigliere sezionale, nel primo anno di presidenza di Igor Vecchio sono stato Responsabile del Corso Arbitri che, grazie anche alla collaborazione di Vittorio Semini, è stato davvero l’apice del mio lavoro associativo perché insegnare ai nuovi ragazzi il Regolamento è ispiratore e ha sempre dato un sacco di soddisfazioni.

Quest’anno, invece, ricopro il ruolo di Responsabile Associativo, compito che richiede sicuramente un altro tipo di impegno soprattutto a livello di tempo: fortunatamente sono affiancato da due persone con una notevole esperienza di questo tipo alle spalle, ossia il Presidente Igor Vecchio e il Cassiere Riccardo Villa.

Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni? 

Io sono studente di Giurisprudenza e dedico la mia vita allo studio. Ho delle passioni oltre alla vita accademica, ossia quello dell’amministrazione comunale di Villanova d’Albenga che mi regala un sacco di bei momenti, in quanto far parte del Consiglio Comunale del mio paese mi rende fiero.

Ovviamente l’altra grande passione è l’arbitraggio, il quale comunque permette di acquisire una maturità non indifferente anche se si inizia da ragazzini. Da questo punto di vista i direttori di gara hanno sempre avuto una marcia in più.

I più grandi dicono che i giovani facciano troppe cose ma nessuna bene. Come rispondi a questa affermazione?

Si dice spesso che i giovani siano il nostro futuro ma che non siano mai pronti. Però è anche giusto che loro inizino a essere il nostro presente e quindi servirebbe darci maggiore fiducia. Quando si hanno dei sogni questi devono essere rincorsi ed essere portati a termine. Un giovane, come un adulto, deve trovare il tempo da dedicare e investire per tutte le aspirazioni del caso e cercare di raggiungerle con il maggior impegno possibile. Così deve essere anche nella nostra Associazione: è complesso ed è giusto che un ragazzo voglia divertirsi, però quando scende in campo deve sapere che sta rappresentando anche la propria Sezione e che l’obiettivo principale è quello di ricavare il meglio dalla sua prestazione.

Hai un consiglio da dare ai tuoi colleghi più giovani?

Principalmente vorrei dare due consigli ai giovanissimi: il primo è sicuramente quello di divertirsi, perché non bisogna mai fare qualcosa per il solo scopo di raggiungere grandi obiettivi, bensì bisogna fare quel qualcosa perché essendo una nostra passione è quello che più ci piace fare. Il secondo consiglio è sicuramente quello di non fermarsi mai davanti agli ostacoli che si incontrano nel nostro mondo arbitrale e nella vita. Ci capiteranno questi momenti in cui i risultati non arriveranno, si incapperà in un infortunio o subentreranno altri fattori negativi che potranno metterci in difficoltà: però tenete bene a mente che se una cosa vi piace davvero e se credete in voi stessi i risultati arriveranno.
A cura di Francesco Tortora

Fonte fotografia di copertina: Gabriele Siri, svsport.it
Exit mobile version