Lo scorso 10 Giugno è finalmente tornato in presenza il Premio “Carlo Geddo”, appuntamento annuale della Sezione “Stefano Grasso” dell’Associazione Italiana Arbitri di Albenga, giunto alla sua trentatreesima edizione.
Prima di dare inizio al Premio Geddo, l’Associazione “Fieui di Caruggi” ha ospitato l’arbitro genovese, la Consulta regionale e il Consiglio Direttivo Sezionale presso la loro sede, adiacente a Palazzo Oddo, per festeggiare la firma di una piastrella commemorativa a suo nome: Matteo Marcenaro è il secondo arbitro dopo Andrea Stefani, Assistente Internazionale che ha diretto la Finale dei Mondiali 2014, che entra a far parte del celebre “Muretto dei Fieui” insieme a tanti altri sportivi, artisti e celebrità nazionali e internazionali che hanno visitato la Città di Albenga.
L’incontro è stato presentato dall’associato imperiese Federico Marchi, Direttore Responsabile della Commissione di Studio per la Rivista “L’Arbitro”, Sito Web e Comunicazione presso l’Auditorium San Carlo di Palazzo Oddo nel cuore del centro storico ingauno.
Il Presidente della Sezione AIA di Albenga Igor Vecchio, ha aperto la cerimonia con un saluto di benvenuto a tutti i presenti: “Finalmente dopo 3 anni torniamo a festeggiare in presenza la conclusione della stagione sportiva celebrando i liguri che si sono distinti maggiormente sul terreno di gioco a ogni livello con i riconoscimenti intitolati alle personalità più illustri della nostra Sezione. L’entusiasmo di chi è tornato a indossare la divisa dell’AIA, soprattutto di chi l’ha fatto per la prima volta quest’anno, è stato motore fondamentale per l’intero Consiglio Direttivo Sezionale. Quest’anno in particolare ci rende orgogliosi e felici consegnare il premio a un amico sincero che, prima di essere arbitro, è un uomo con la U maiuscola: a Matteo Marcenaro, e a tutti gli altri premiati vanno le più sincere congratulazioni a nome mio, e di tutti i colleghi della Sezione che rappresento.”
La serata ha visto un parterre ricco di partecipazioni con ospiti illustri, quali il Componente Nazionale dell’AIA Alberto Zaroli e il Responsabile della Commissione di Studio dell’attuazione del programma e innovazione, Luca Gaggero. Erano presenti i Componenti delle Commissioni Nazionali Lorenzo Bonello e Maurizio Viazzi (CON DIL), Franco Piu (CON 5). Per il Settore Tecnico Arbitrale hanno partecipato i Componenti Diego Ferrari, Alessandro Masini, e il mentor ligure Michele Manera. Fabio Vicinanza, Presidente CRA Liguria, era accompagnato da tutti i componenti e collaboratori, e i Presidenti delle Sezioni liguri.
Il primo a intervenire, e a fare gli onori di casa, è stato il sindaco di Albenga, Dott. Riccardo Tomatis, che ha voluto spendere due parole per la nostra Associazione: “Nel corpo arbitrale è chiaramente presente uno spirito di aggregazione e di appartenenza che vi contraddistingue, e che stasera si può percepire pienamente dal numero dei presenti. Si nota che la voglia e il rapporto di amicizia che sento tra voi è ciò che vi ha portato a ripartire tutti insieme, e questo vi fa sicuramente onore”.
Dopodiché è stato il turno del Vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti e Presidente del Comitato ligure LND Giulio Ivaldi, che ha detto: “La Liguria è stata una delle poche regioni che è ripartita nonostante il momento di grande difficoltà. Se i campionati e le partite sono state portate a termine anche quest’anno, un grande ringraziamento va a voi”.
Il Presidente del CRA Liguria Fabio Vicinanza ha voluto esprimere un parere sull’importanza dei riconoscimenti della serata: “Un premio rappresenta un punto di partenza, e mai un punto di arrivo. Il premio deve essere valorizzato e dovete cercare di trasmettere quello che ricevete oggi a un nuovo collega domani”.
Il presentatore dell’evento Federico Marchi, Responsabile di AIA Comunicazione, ha trasmesso con gradita sorpresa dei colleghi presenti all’evento, un’intervista al Presidente AIA Alfredo Trentalange dedicata al nostro evento: “Il Premio Geddo rappresenta un momento di condivisione e di particolare emotività considerando il lavoro che c’è dietro a un evento del genere. Quest’anno il Premio va a un bravo e giovane arbitro che ho apprezzato durante la stagione sportiva, Matteo Marcenaro.” Continuando nell’intervista Trentalange ha elogiato il lavoro dei Presidenti di Sezione: “Purtroppo abbiamo vissuto un momento di grande difficoltà per quanto riguarda il reclutamento, ma nonostante ciò il lavoro di ogni Presidente di Sezione AIA è stato d’esempio ed è palpabile la sensazione di voler ripartire al meglio mantenendo non solo un impegno sociale”. L’AIA ha fatto un passo importante in avanti con il doppio tesseramento, non solo per il reclutamento, ma anche per l’evoluzione della cultura sportiva nell’ambiente calcistico italiano che purtroppo è ancora scarsamente valutata: “Avere dei ragazzini che giocano a pallone, e che possono anche fare gli arbitri e viceversa, crea un movimento culturale e nuovi canali di comunicazione”.
Ultimo, ma non per importanza, il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli ha espresso il proprio elogio verso la Sezione AIA di Albenga che è sempre riuscita a proporre idee nuove per organizzare al meglio questo evento: “La mia presenza in questo prestigioso premio è stata costante negli ultimi 10 anni, e ogni volta mi sorprendo della voglia di presentare qualcosa di nuovo da parte della vostra Sezione”. Dopodiché ha sottolineato l’importanza di un discorso di unità che deve essere presente nel mondo calcistico: “Le gare si svolgono se ci sono tutte le componenti presenti sul terreno di giuoco. Siamo tutti sullo stesso piano: arbitri, calciatori, dirigenti, in un mondo come quello del dilettantismo dove la passione è presente ed è viva in tutti noi, nello sport e nei suoi valori”.
Terminati i saluti introduttivi, la cerimonia è entrata nel vivo con l’assegnazione dei primi cinque premi: il Premio “Gianluigi Ferro”, che viene conferito a un arbitro ingauno distintosi per l’attività associativa, vinto dall’arbitro effettivo OTS Silvano Salvestrini; il Premio “Martino Simone”, consegnato al miglior giovane arbitro albenganese, assegnato alla collega Andrea Valdora; il Premio “Stefano Grasso”, attribuito al miglior osservatore a livello regionale, vinto dal collega di Imperia Massimiliano Magri; il Premio “Claudio Rosso”, dedicato ai più promettenti arbitri della regione, assegnato all’arbitro Matteo Laganaro di Genova; il Premio “Sezione di Albenga”, indirizzato agli assistenti più brillanti nel loro operato, è stato conferito a Yassine El Hamdaoui della Sezione di Novi Ligure.
Quest’anno il Premio Geddo è stato assegnato all’Arbitro CAN Matteo Marcenaro della Sezione di Genova che si è prestato a un’intervista con Federico Marchi in cui sono stati raccontati diversi episodi della sua carriera sin dagli albori in regione; si è creato un divertente siparietto quando l’intervistatore ha scoperto per voce dello stesso premiato, della presenza di sua nonna e, in men che non si dica, si è lanciato nella platea col microfono per scoprire qualche aneddoto esclusivo.
“Ringrazio il Presidente Igor Vecchio per il Premio” – ha detto Marcenaro – “è motivo di felicità e orgoglio ricevere questo riconoscimento per vari motivi: la Sezione di Albenga rappresenta per me una seconda famiglia arbitrale, una Sezione di amici, di cui alcuni sono stati presenti nei momenti più importanti della mia carriera arbitrale. Dedico questo Premio a un amico, Gabriele Gravante, che da troppo tempo non c’è più, ma che oggi sarebbe sicuramente stato qui a festeggiare con noi”.
La serata di festa è proseguita nell’esclusiva cornice dell’Essaouira Club, ristorante sulla spiaggia di fronte all’isola Gallinara, simbolo della città, dove ha avuto luogo la cena di gala e il prosieguo dei festeggiamenti.
Fonte: aia-figc.it