Si è svolto presso il Centro Tecnico di Coverciano, alle porte di Firenze, il tradizionale incontro fra arbitri e media che precede l’inizio del massimo Campionato di calcio.
Alla presenza dell’intero Comitato Nazionale AIA, dei Responsabili delle Commissioni Nazionali e del Settore Tecnico AIA rappresentato dal Responsabile Alfredo Trentalange e da uno dei suoi Vice Duccio Baglioni, il Presidente Nazionale Marcello Nicchi ha mostrato con orgoglio le sue due “squadre arbitrali”, quella della CAN A e quella della CAN B con le quali l’Associazione affronterà i prossimi Campionati di vertice.
All’inizio dei lavori Nicchi ha ricordato il dramma che in questi giorni il nostro Paese sta vivendo a causa dei tragici fatti accaduti a Genova ed invitando i presenti ad un momento di raccoglimento, ha nuovamente espresso i propri sentimenti di vicinanza alle persone che sono state così duramente colpite.
Nel porgere i saluti ai rappresentanti delle ”istituzioni” calcistiche presenti, Renzo Ulivieri per l’Associazione Allenatori, Francesco Franchi, Vice Presidente della L.N.D., Marco Brunelli Amministratore Delegato della Lega di Serie A e Damiano Tommasi Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Nicchi ha sottolineato con rammarico la sfortunata serie di coincidenze che hanno impedito ai rappresentanti delle altre componenti Federali di essere presenti: “E’ un’assenza storica di cui siamo profondamente dispiaciuti, noi comunque, andiamo avanti”.
Nicchi si è soffermato sulla certezza che oramai gli arbitri italiani abbiano raggiunto quel livello di affidabilità che consente di guardare al futuro con assoluta fiducia. “Siamo certi che quella che abbiamo di fronte sarà una Stagione serena e tranquilla, con l’aiuto della tecnologia e soprattutto grazie ai nostri arbitri”. Quello che manca, secondo Nicchi, è la “normalizzazione delle Istituzioni” ed auspica che al più presto si possa andare al voto per eleggere il nuovo Presidente Federale, “in una democrazia vince sempre chi prende il 51% dei voti, abbiamo il diritto di poter votare”.
Sollecitato dalla stampa sul tema del 2% di rappresentanza degli arbitri in Consiglio Federale, fra il serio ed il faceto, da buon toscano chiosa con una battuta: “gli arbitri, per quanto fanno per il calcio, meriterebbero una rappresentanza del 4%”.
Renzo Ulivieri portando il saluto degli allenatori italiani ha espresso l’auspicio, in questi momenti difficili, che tutti sappiano portare il loro contributo positivo. Il Vice Presidente della L.N.D. Franchi si è augurato che si torni immediatamente a parlare di calcio e non di “carte bollate”. Marco Brunelli Amministratore Delegato della Lega di Serie A ha sottolineato come mai in questi anni si stia vivendo un clima di attesa per il Campionato che sta per iniziare, un Campionato che finalmente riprende il posto che gli spetta nel panorama internazionale. Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha espresso i suoi sentimenti di estrema vicinanza al mondo arbitrale, ai vertici, ma soprattutto alla base, ai 30.000 arbitri che “in motorino vengono ad arbitrare le gare di Seconda Categoria dove ancora gioco”, ai ragazzi della base. “Abbiamo gli arbitri migliori del mondo, grazie alla loro competenza, alla loro passione, alla tecnologia…”
La tecnologia. Il VAR. Il Mondiale, Massimiliano Irrati che “salva il mondiale di Russia”. Questi gli argomenti affrontati nella parte più tecnica dell’incontro odierno. Numerose le domande poste ai designatori della CAN A Nicola Rizzoli e della CAN B Emidio “Mimì” Morganti. Designatori che sono apparsi assai coesi sul percorso che intendono far svolgere ai propri ragazzi. Da una parte la Serie A che, come ha detto Rizzoli, “per la dismissione di arbitri con tantissime gare sulle spalle” ha perso negli ultimi due anni circa mille gare di “esperienza”, dall’altra la Serie B che ha la necessità di inserire con rapidità ed efficacia i giovani che provengono dalla serie C e preparare al meglio i futuri arbitri di Serie A.
Sul tema del VAR Rizzoli sostiene che dopo una partenza lo scorso anno quasi alla cieca con il passare del tempo le procedure siano indubbiamente migliorate. “Quest’anno partiamo decisamente più attrezzati, grazie all’esperienza della Stagioni scorse, grazie a quanto abbiamo fatto al Mondiale” ricordando con orgoglio la determinate presenza italiana in sala VAR.
“Abbiamo una squadra pronta ed affidabile, dobbiamo lavorare per migliorare ancora ciò che oggi è indubbiamente già ad ottimo livello”.
In conclusione del suo intervento Rizzoli ha ricordato quanto la tecnologia sia di fondamentale importanza per “normalizzare e stemperare” le tensioni all’interno del terreno di giuoco e sottolinea tuttavia quanto ci sia ancora da lavorare per far passare il concetto, nel grande pubblico, che lo scopo principale del VAR sia quello do correggere macroscopici errori o sviste arbitrali e che in tutte quelle situazioni non chiare debba ancora valere, sempre, la verità del campo.
Buon Campionato a tutti.
Fonte: aia-figc.it